Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una vera e propria esplosione della birra artigianale in Italia. Gli appassionati di birra stanno crescendo a vista d’occhio, e i birrifici artigianali spuntano come funghi in ogni angolo del nostro Bel Paese. E, come spesso accade quando la creatività incontra una passione, nascono delle vere e proprie chicche capaci di stupire anche i palati più esigenti. È proprio qui che entrano in gioco le IGA, le Italian Grape Ale.
Se sei un amante della birra artigianale e magari anche un appassionato di vino, è molto probabile che tu abbia già sentito parlare delle Italian Grape Ale. Ma cosa sono esattamente? Come vengono prodotte? E, soprattutto, perché stanno conquistando il cuore di sempre più italiani? Mettiti comodo, apri una bottiglia (di birra o di vino, decidi tu!) e lasciati guidare alla scoperta di questa intrigante e innovativa tipologia di birra.
Cos’è un Italian Grape Ale (IGA)?
La Italian Grape Ale (IGA) è una birra che rappresenta l’incontro tra due mondi apparentemente distanti: quello della birra e quello del vino. Si tratta di uno stile brassicolo che unisce l’arte birraia con quella vinicola, aggiungendo mosto d’uva (cioè succo d’uva in fermentazione) alla birra durante il processo di produzione.
La quantità e il tipo di mosto d’uva utilizzato possono variare da birrificio a birrificio, ma la caratteristica principale è proprio questa fusione. Le IGA sono birre che celebrano la tradizione vinicola italiana, utilizzando uve autoctone provenienti dalle numerose regioni vitivinicole del Paese. Questa sinergia crea un prodotto unico, che racchiude il meglio di entrambi i mondi: la complessità aromatica del vino e la freschezza e la bevibilità della birra.
Come viene prodotta una Italian Grape Ale?
La produzione delle IGA, come detto, prevede l’aggiunta di mosto d’uva alla birra. Ma vediamo un po’ più nel dettaglio come funziona il processo produttivo.
Imbottigliamento: Una volta raggiunto l’equilibrio desiderato, la IGA viene imbottigliata e, finalmente, può essere gustata.
Selezione dell’uva: La prima fase, fondamentale, è la scelta dell’uva. In base al tipo di uva utilizzata, la birra assumerà caratteristiche diverse. I birrifici scelgono spesso varietà autoctone, come il Nebbiolo, il Sangiovese, il Barbera, il Vermentino o il Moscato, solo per citarne alcune. L’uva può essere bianca o rossa, e ogni scelta avrà un impatto specifico sul risultato finale.
Preparazione del mosto d’uva: Una volta raccolta, l’uva viene pressata per ottenere il mosto, ovvero il succo. Questo viene poi aggiunto al mosto della birra in fermentazione. Alcuni birrifici aggiungono il mosto d’uva all’inizio del processo, mentre altri preferiscono farlo più tardi, durante la fermentazione secondaria o prima della maturazione.
Fermentazione e maturazione: Dopo l’aggiunta del mosto d’uva, la birra fermenta come di consueto. L’interazione tra il lievito della birra e il mosto d’uva è cruciale: il lievito trasforma gli zuccheri presenti nel mosto in alcol, ma nel processo emergono anche una serie di aromi e sapori unici. Una volta completata la fermentazione, la birra può essere lasciata maturare per un periodo di tempo variabile, in modo da affinare i sapori e garantire un equilibrio perfetto tra i due mondi.
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Caratteristiche delle Italian Grape Ale (IGA)
Le IGA offrono una gamma di sapori estremamente ampia. Ogni birrificio utilizza diverse varietà di uve, e questo fa sì che non esista una “ricetta” universale per le Italian Grape Ale. Tuttavia, ci sono alcune caratteristiche comuni che potresti riscontrare quando assaggi una IGA:
- Aromi fruttati e floreali: La presenza dell’uva arricchisce la birra di aromi freschi e floreali. Potresti percepire note di frutti rossi, agrumi, albicocca o frutta esotica, a seconda del tipo di uva utilizzata.
- Acidità bilanciata: Le IGA tendono ad avere una leggera acidità, che le rende particolarmente rinfrescanti e piacevoli al palato, soprattutto nelle versioni che utilizzano uve bianche.
- Complessità aromatica: Grazie alla presenza del mosto d’uva, queste birre spesso presentano una struttura più complessa rispetto ad altre birre artigianali, con un mix interessante di dolcezza e freschezza.
- Colore variabile: A seconda del tipo di uva utilizzata, il colore della birra può variare dal dorato brillante al rosso rubino. Ogni IGA ha il suo carattere anche visivo.
IGA: Birra da bere o da mangiare?
Una delle domande che spesso sorge quando si parla di Italian Grape Ale è: con cosa le abbino? La risposta, come spesso accade nel mondo della birra artigianale, è che dipende molto dal tipo di IGA che stai bevendo.
- Le IGA prodotte con uve bianche si prestano benissimo ad essere abbinate a piatti a base di pesce, risotti delicati o formaggi freschi. La loro acidità e freschezza puliscono il palato e preparano il terreno per nuovi sapori.
- Le IGA prodotte con uve rosse o con un carattere più corposo possono accompagnare tranquillamente carni rosse, salumi stagionati o piatti più strutturati come la pasta al ragù.
Non dimentichiamoci dei dessert! Alcune IGA, soprattutto quelle prodotte con uve aromatiche come il Moscato, possono essere abbinate con dolci a base di frutta o crema.
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