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iao amici appassionati di birra artigianale e buongustai! Oggi parliamo di una birra che sta facendo il giro d’Italia (e oltre), conquistando tutti con il suo carattere unico e inconfondibile: la Tuka, la birra che si è appena aggiudicata il prestigioso premio Birra dell’Anno 2024 da Unionbirrai. E, se come noi de La Bottega della Birra di Sorrento siete sempre alla ricerca di nuove esperienze brassicole, preparatevi perché questa è una di quelle birre che non si dimenticano facilmente!
Cos’è Tuka?
La Tuka è una birra artigianale che ha sorpreso tutti nel mondo della birra grazie alla sua combinazione di sapori intensi, bilanciati e armoniosi. Dietro la sua creazione c’è l’arte di un birrificio che ha saputo interpretare le richieste degli appassionati, regalando un prodotto capace di vincere il titolo di Birra dell’Anno.
Ma di che tipo di birra si tratta? Tuka è una Double IPA (DIPA), uno stile che molti amano per la sua carica di luppolo, ma che non è per tutti. È una birra forte e complessa, perfetta per chi ama sapori intensi e cerca qualcosa di più audace rispetto alle birre più classiche.
Con un grado alcolico che si aggira attorno ai 6%, la Tuka è una di quelle birre che, pur essendo corpose, sanno rimanere eleganti e mai troppo invadenti. Ti stupirà con la sua intensità, ma allo stesso tempo è capace di mantenere una bevibilità sorprendente. Ma non è solo il grado alcolico a fare la differenza: la vera magia sta nel bilanciamento perfetto tra l’amaro del luppolo e le note fruttate e tropicali che emergono al primo sorso.
Il segreto del successo di Tuka
Cosa rende Tuka così speciale? Beh, la risposta sta nella sua ricetta sapientemente elaborata e nell’uso di luppoli selezionati con cura. Il birrificio ha utilizzato una combinazione di luppoli americani e neozelandesi, che donano alla birra quel tipico carattere agrumato e resinoso che i veri amanti delle IPA conoscono bene.
Ma non finisce qui: Tuka non si ferma al classico sapore amaro tipico delle IPA. La scelta dei luppoli e il loro dosaggio conferiscono alla birra note fruttate di mango, ananas e agrumi, che si mescolano perfettamente con sfumature resinose e speziate. Questa complessità aromatica la rende una birra estremamente interessante, che ogni sorso sembra rivelare qualcosa di nuovo.
L’amaro, come ci si aspetterebbe da una Double IPA, è presente e deciso, ma mai eccessivo o sgradevole. È perfettamente bilanciato dai malti utilizzati, che aggiungono una leggera dolcezza e una morbidezza che fa sì che la Tuka rimanga comunque una birra piacevole da bere, anche per chi non è abituato a sapori troppo estremi.
La Bottega della Birra consiglia: Abbina la Tuka con pizza con salami piccanti, come la ‘nduja o il salame, e formaggi a pasta dura dal sapore intenso, come il pecorino o il parmigiano stagionato
Il premio Birra dell’Anno 2024
Parliamo adesso del premio Birra dell’Anno 2024 di Unionbirrai, che ha portato Tuka sotto i riflettori del mondo brassicolo italiano (e non solo). Questo riconoscimento è uno dei più ambiti nel settore della birra artigianale in Italia, ed è assegnato da una giuria di esperti degustatori e birrai che valutano ogni birra con un’attenzione maniacale ai dettagli.
Nel 2024, tra centinaia di birre provenienti da tutta Italia, è stata proprio Tuka a spiccare su tutte. Il suo equilibrio perfetto tra aroma, gusto e struttura ha convinto la giuria, che le ha conferito il titolo di Miglior Birra Artigianale dell’Anno. Un successo che non è casuale, ma frutto di anni di passione, innovazione e dedizione alla birra artigianale da parte del birrificio che l’ha creata.
Se sei un amante delle birre artigianali, sai quanto è difficile raggiungere questo livello di riconoscimento. E se ancora non hai assaggiato la Tuka, beh… è arrivato il momento di farlo!
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